Al mattino una storia sul tablet, a pranzo un gioco sul cellulare, la sera qualche video da TikTok o Instagram e nel mezzo uno scrolling quasi infinito e spesso inutile sui social network. Invece di leggere una storia, giocare ai giochi insieme o avere vere conversazioni tra figli e genitori, i bambini stanno paradossalmente diventando persone asociali a causa dell'ascesa dei social network. Come cambiare questa situazione e far crescere i bambini come esseri socialmente intelligenti?
La dipendenza da internet e dai social network è reale e non è limitata agli adulti. Sempre più spesso colpisce anche gli adolescenti e persino i bambini piccoli che non sanno e non possono controllare la presenza di cellulari e computer nella loro vita. I genitori, costantemente impegnati, sono stanchi dopo essere tornati a casa dal lavoro, quindi spesso ricorrono a chattare sul tablet e permettono ai figli ogni distrazione sui social network solo per riposare un po'.
Il tempo di pieno valore trascorso con i figli passa in secondo piano e a volte i bambini sanno usare il telefono piuttosto che il vasino a causa di queste decisioni dei genitori. Tuttavia, l'allarme del buon senso avverte che questo dipo di genitorialità prima o poi porta con sé delle conseguenze.
Costruire l'intelligenza sociale
L'intelligenza sociale inizia a costruirsi nella prima infanzia, quindi nel cosiddetto periodo pre-linguistico, cioè ancora prima che il bambino pronunci le sue prime parole. Subito dopo la nascita, i bambini iniziano a percepire il mondo che li circonda e affinano questo talento di osservazione ogni giorno che passa. Notano le espressioni facciali e i gesti dei genitori e delle persone che li circondano quotidianamente, percepiscono i toni delle loro voci. Riescono persino a distinguere le persone buone da quelle cattive e ai 18 mesi sono in grado di interagire pienamente con l'ambiente circostante. E proprio a partire da questo periodo possiamo parlare di vera e propria intelligenza sociale.
Tutto ciò che fate come genitori si ripercuote sui bambini, e più tardi qeusto si rifletterà probabilmente nel loro stesso comportamento e nelle loro stesse azioni. Date ogni giorno al vostro bambino di sei mesi un tablet con una storia, in modo che possiate avere la tranquilità per poter preparare il pranzo? Non stupitevi se in età più avanzata preferirà guardare la sua storia preferita a tavola piuttosto che parlare con voi. L'intelligenza sociale inizia a degradare quando si incontrano i social network e un mondo online che può essere apparentemente più grande e interessante.
Mondo online vs. offline
Negli ultimi anni l'intelligenza sociale è stata associata principalmente ai social network e al mondo online. Quest'ultimo è apparentemente sicuro a prima vista, perché i bambini sono nascosti tra le quattro mura dove non corrono alcun pericolo. Fin da piccoli guardano le favole e giocano giochi in tranquilità, poi comunicano con i compagni di classe e gli amici, fanno nuove amicizie... Tuttavia, ciò che per loro non è un problema nel mondo virtuale può causare difficoltà nel contatto faccia a faccia.
La difficoltà a reagire alle emozioni e alle espressioni umane reali e l'incapacità di esprimersi in pubblico sono solo una parte di ciò che può colpire i bambini cresciuti sui social network. La mancanza di interesse da parte dei genitori nei confronti dei propri figli contribuisce a tutto questo. Per questo motivo è importante mostrare ai bambini il mondo reale, quello offline, fin da piccoli, sottolineandone i vantaggi e trascorrendo più tempo possibile in compagnia di amici e famiglia.
L'intelligenza sociale non si basa sui social network
Non è sociale nel senso di sociale. I ragazzi praticano le abilità sociali sui social network, ma non il tipo di abilità sociali che useranno nelle conversazioni faccia a faccia e nel mondo reale. Inoltre, una ricerca dell'Università di Londra ha dimostrato che i ragazzi tra i 12 e i 17 anni provano persino ansia e si sentono a disagio quando fanno nuove amicizie. Sebbene gli intervistati dichiarino di essere più spesso in contatto con gli amici grazie ai social media, le conversazioni non sono soddisfacenti.
Il risultato di questa indagine mostra chiaramente che i ragazzi non hanno bisogno di social network, ma di competenze sociali. Una conseguenza della quantità di tempo trascorsa su Facebook, Instagram e TikTok è un'intelligenza sociale poco sviluppata che ci permette di ordinare cibo al ristorante o di restituire ciò che non ci piace, di gestire un colloquio di lavoro, di dire di no senza sentirsi in colpa e di aiutare la persono che sta piangendo davanti a noi.
Cercare le radici nella famiglia
Conoscete il problema dell'uso eccessivo dei social network da parte dei bambini? Cercate le sue radici altrove, non nei bambini. Lo psicoterapeuta Edward WengLok Chan dell'Associazione malese di psicoterapia sottolinea che le radici del problema risiedono in una mancanza di comunicaizone all'interno della famiglia. Così il bambino cerca altre forme di comunicazione e si "parcheggia" sui siti di social network. Anche se sono in contatto con i loro coetanei, questa comunicazione presenta notevoli lacune. I bambini possono anche non rispondere subito, possono riflettere sulla risposta o addirittura ignorare l'intera comunicazione. Mancano della capacità di decodificare le espressioni facciali e i gesti, non riescono a rispondere alle emozioni e diventano persone antisociali che nella società si ritirano nella sicurezza e prendono il telefono nella mano.
I bambini perdono la capacità di reagire prontamente, che sviluppano nella comunicazione faccia a faccia. Quando ricevono un rifiuto, si ritirano, si offendono o addirittura piangono, perché non sono abituati ad essere rifiutati di persona. Sviluppando l'intelligenza sociale, possiamo comunicare meglio con altre persone, entrare in empatia con il loro stato d'animo, risolvere problemi più velocemente e imparare a rispondere alle azioni umane in modi diversi dall'ingnorare un messaggio, cancellare un commento, bloccare qualcuno e ritirarsi. La qualità delle relazioni che intratteniamo influisce anche sulla nostra salute fisica e mentale. E proprio i problemi di salute mentale, sempre più diffusi tra i giovani, sono strettamente legati al tempo trascorso sui social network.
Come sostenere l'intelligenza sociale?
I bambini sono già da piccoli delle personalità percettive che funzionano come una spugna e assorbotno tutto ciò che accade intorno a loro. Esistono diversi modi per stimolare l'intelligenza sociale dei bambini fin dalla nascita:
- Parlate con loro fin dalla nascita, anche se non vi risponderanno per qualche mese. Descrivete tutto ciò che fate, indicate tutto ciò che vedete e rispondete a tutti i suoni che i bambini emettono da piccoli. Anche i balbettii apparentemente senza senso sono un modo di comunicare. Fin dalla nascità i bambini osservano le vostre espressioni facciali e i vostri gesti, che non potranno mai essere sostituite dalla visione dei personaggi in TV.
- Siate un vero modello e mostrate ai bambini non solo i vostri successi, ma anche i vostri errori. Fateli capire che gli insuccessi fanno parte della vita e che non c'è nulla di male se a volta si fallisce. È importante imparare a gestire le vittorie e le sconfitte, ad affrontarle a testa alta e poi andare avanti. In questo modo i vostri figli diventeranno non solo forti, ma anche empatici.
- Non ignorate i sentimenti dei bambini, ma non ignorate nemmeno i vostri. L'intelligenza sociale va di pari passo con l'intelligenza emotiva ed entrambe possono essere insegnate ai bambini. Notate gli stati d'animo dei vostri bambini e parlate dei loro sentimenti, anche se dovete tirarli fuori per forza. Condividete insieme quei sentimenti scomodi ma anche quelli di gioia, felicità, successo o amore. Questo non significa affatto che i vostri figli saranno ipersensibili in età adulta.
- Dimenticatevi di punizioni e ricompense. Il divieto di usare il cellulare dopo un brutto voto a scuola? Scarpe da ginnastica super costose per una A a scuola? Il metodo delle punizioni e dei premi può ritorcersi contro di voi, perché spesso porta alle bugie e allo straniamento. Può portare a mascherare i veri sentimenti e a cercare conforto sui social media.
- Incoraggiate la costruzione di amicizie vere, a partire dalla prima infanzia. Tutto inizia al parco giochi, dove i bambini creano le prime relazioni con i coetanei. Incoraggiate i bambini a continuare a costruire relazioni reali che siano il più possibile lontane dai social network. Va bene mandare messaggi, postare foto e link a video, ma non dimenticate di vivere la vita reale. Chiedete ai bambini come sarebbero le loro giornate se tutti i social network sparissero e internet non esistesse. Se esitano troppo a lungo sulla risposta, probabilmente hanno un problema.